Protezione internazionale: cosa è e come si richiede

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La protezione internazionale è un insieme di diritti fondamentali riconosciuti dall’Italia ai rifugiati e ai titolari di protezione sussidiaria.
La protezione internazionale garantisce innanzitutto il diritto a non essere rimpatriato e a soggiornare in Italia.

Rifugiati

I rifugiati sono le persone che hanno un timore fondato di essere perseguitate nel loro Paese di origine per motivi di razza, religione, nazionalità, opinione politica, appartenenza ad un determinato gruppo sociale e che non possono ricevere protezione dal loro Paese di origine

Titolari di protezione sussidiaria

titolari di protezione sussidiaria sono le persone che, pur non essendo rifugiate, corrono effettivamente il rischio di subire nel Paese di origine un grave danno (condanna a morte, tortura, trattamento inumano o degradante, pericolo di morte a causa di un conflitto armato).

Procedura per il riconoscimento della protezione internazionale

  1. Manifestazione della volontà di chiedere protezione internazionale – dichiarare il primo possibile, presso la Questura o la Polizia di Frontiera, l’intenzione di chiedere la protezione internazionale;
  2. Identificazione – è l’attività con cui la Polizia registra i tuoi dati (nome, cognome, luogo e data di nascita, nazionalità), ti scatta delle fotografie e prende le tue impronte digitali
  3. Formalizzazione della domanda – consiste nella compilazione del modulo specifico di registrazione per la domanda di protezione internazionale
  4. Colloquio presso la Commissione Territoriale – è un colloquio sulle esperienze che hai vissuto e i timori che avresti in caso di rientro nel tuo Paese
  5. Valutazione e Decisione – è la fase in cui la Commissione Territoriale valuta e decide in merito alla tua richiesta di protezione internazionale.

    N.B. Quando presenti domanda di protezione internazionale, ti è richiesto di consegnare il tuo passaporto, che da quel momento sarà custodito in Questura.

Protezione internazionale: a cosa dà diritto

Nel caso in cui la protezione internazionale venga concessa al richiedente, a quest’ultimo verranno rilasciati i documenti e diritti:

  • Permesso di soggiorno – per soggiornare regolarmente in Italia, con validità 5 anni, e rinnovabile;
  • Documento di viaggio (se sei rifugiato) o titolo di viaggio (se sei titolare di protezione sussidiaria e ci sono fondate ragioni per cui tu non possa richiedere il passaporto alle autorità diplomatiche del tuo Paese) – per viaggiare fuori dall’Italia
  • Accesso al mercato del lavoro alle stesse condizioni dei cittadini dell’Unione Europea;
  • Iscrizione anagrafica presso il Comune di residenza;
  • Istruzione, assistenza sociale e assistenza sanitaria, con le stesse tutele dei cittadini italiani;
  • Partecipare all’assegnazione di alloggi pubblici;
  • Ricongiungimento familiare: puoi far venire in Italia i tuoi familiari senza dover dimostrare che hai un reddito o un alloggio;
  • Cittadinanza: puoi chiedere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza in Italia, se sei titolare di status di rifugiato; dopo 10 anni se sei titolare di protezione sussidiaria.

N.B. In via generale, il titolare di protezione internazionale non può liberamente andare nel suo Paese di origine o entrare in contatto con le sue autorità. Infatti, se sei titolare di status di rifugiato e chiedi il passaporto alle autorità del tuo Paese di origine, o se sei titolare di status di rifugiato o protezione sussidiaria e torni nel tuo Paese di origine, anche per poco tempo, il tuo comportamento potrebbe, in alcuni casi, portare alla cessazione della protezione internazionale che ti è stata riconosciuta.