Pillole energetiche: allacciamento della fornitura

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Cosa è l’allacciamento?

L’allacciamento consente di collegare l’impianto di utenza alla rete locale di distribuzione.

Si parla invece di attivazione quando l’allacciamento è già stato eseguito e occorre solo consentire all’impianto di utenza di prelevare energia elettrica dalla rete.

Le imprese distributrici hanno l’obbligo di allacciare alle proprie reti tutti i soggetti che ne facciano richiesta, senza compromettere la continuità del servizio e purché siano rispettate le regole tecniche e siano pagati i contributi di allacciamento.

Come si richiede l’allacciamento?

Se si desidera ottenere l’allacciamento alla rete elettrica, ma non si ha interesse ad attivare fin da subito la fornitura, bisogna rivolgersi direttamente all’impresa distributrice locale.

Per trovare l’impresa distributrice locale si può sfruttare questo portale di Ricerca operatori.

Se invece si desidera che insieme all’allacciamento sia anche attivata la fornitura, bisogna rivolgersi a un’impresa di vendita per stipulare il contratto di fornitura, richiedendo allacciamento e attivazione; l’impresa di vendita inoltrerà la richiesta al distributore locale entro due giorni lavorativi.

La richiesta può essere presentata utilizzando i canali e con le modalità resi disponibili dal venditore prescelto o, nei casi previsti, dal distributore, e deve indicare l’ubicazione del punto di prelievo, la tensione di alimentazione e il fabbisogno di potenza.

Quanto tempo occorre per ottenere l’allacciamento?

Il tempo per la realizzazione dell’allacciamento è indicato nel preventivo che l’impresa distributrice deve fornire a chi ne fa richiesta.

Per le richieste di allacciamento e attivazione, il venditore che deve fare da tramite tra cliente e impresa distributrice ha un massimo di due giorni lavorativi per inoltrare al distributore la richiesta del cliente e, in seguito, due giorni lavorativi per trasmettere al cliente stesso il preventivo del distributore.


I tempi massimi previsti per realizzare l’allacciamento e l’eventuale attivazione non comprendono il tempo eventualmente necessario al cliente per eseguire lavori o ottenere autorizzazioni poste a suo carico e indicate nel preventivo (ad esempio, autorizzazioni condominiali), né il tempo eventualmente necessario al distributore per ottenere le autorizzazioni di sua competenza (ad esempio, scavi stradali), purché questi abbia richiesto il primo atto autorizzativo entro 30 giorni lavorativi dall’accettazione del preventivo.

Cosa deve contenere il preventivo per l’allacciamento?

Il preventivo fornito dall’impresa distributrice deve indicare, oltre all’importo da pagare per la prestazione richiesta e il tempo massimo previsto per la sua realizzazione:

  • il codice di rintracciabilità che identifica la richiesta;
  • la data in cui il distributore ha ricevuto la richiesta di preventivo e la data in cui lo ha messo a disposizione del venditore o del cliente;
  • la tipologia di utenza;
  • l’indennizzo automatico, se dovuto, in caso di mancato rispetto dei tempi previsti;
  • gli elementi necessari per eseguire il lavoro richiesto, compresi eventualmente i lavori che devono essere realizzati dal cliente e le concessioni, autorizzazioni o servitù che lo stesso cliente deve ottenere, con adeguata documentazione tecnica;
  • la documentazione che, in caso di accettazione del preventivo, occorre presentare per l’attivazione della fornitura, se richiesta, precisando che la richiesta di attivazione deve essere inoltrata tramite un venditore;
  • la stima dei tempi in cui il distributore prevede di ottenere gli eventuali atti autorizzativi di sua competenza;
  • le modalità per comunicare l’accettazione del preventivo;
  • la durata di validità del preventivo, che non deve essere inferiore a tre mesi;
  • il nominativo e il recapito telefonico della persona responsabile per conto del distributore nel caso di lavori complessi;
  • l’eventuale richiesta di locali e/o porzioni di terreno adeguati alla realizzazione di cabine di trasformazione, laddove consentito dalla normativa.

L’impresa distributrice non potrà successivamente richiedere al cliente alcun costo che non sia stato indicato nel preventivo.

Quanto costa un allacciamento permanente ordinario?

Per un nuovo allacciamento ordinario senza limiti di durata in bassa tensione, occorre pagare all’impresa distributrice una somma forfetaria, indicata nel preventivo predisposto dall’impresa distributrice, composta da:

  • quota distanza: la distanza è calcolata in linea retta tra la fornitura da allacciare e la più vicina cabina di trasformazione in servizio da almeno cinque anni. Per le abitazioni di residenza anagrafica con potenza disponibile fino a 3,3 kW si applica, per qualunque distanza, una quota fissa; in caso di successivo aumento della potenza il distributore chiederà l’eventuale costo aggiuntivo anche per la quota distanza effettiva, se superiore ai 200 metri;
  • quota potenza: si calcola in base alla potenza disponibile. Per le forniture fino a 30 kW servite da un contatore con limitatore di potenza, la potenza disponibile è il 10% in più di quella indicata nella richiesta di allacciamento (potenza impegnata);
  • contributo fisso: copre i costi amministrativi sostenuti dal distributore per realizzare l’allacciamento.

In caso di allacciamento con attivazione della fornitura, sono da conteggiare anche gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto.

Quanto costa un allacciamento permanente particolare?

In alcuni casi particolari il costo dell’allacciamento permanente si calcola in base alle spese di realizzazione effettivamente sostenute dal distributore e indicate in dettaglio nel preventivo.

I casi particolari sono: installazioni non sempre abitate o vigilate fuori dai centri abitati; installazioni mobili e precarie (roulotte e simili) situate fuori dai centri abitati o non provviste di concessione di occupazione di suolo pubblico; costruzioni singole non abitate di continuo o comunque non coincidenti con la residenza anagrafica del proprietario (ville, case di caccia, rifugi di montagna e simili) situate a oltre duemila metri dalla cabina di riferimento; costruzioni non raggiungibili con strada percorribile da automezzi, oppure separate dagli impianti di distribuzione esistenti da tratti di mare, di lago o laguna.

In questi casi, quando si richiede il preventivo bisogna versare un anticipo di 100 euro a garanzia delle attività di progettazione e sopralluogo effettuate dal distributore. Se il cliente accetta il preventivo, l’anticipo versato verrà detratto dall’importo totale dovuto per l’allacciamento.
In caso di allacciamento con attivazione della fornitura, sono da conteggiare anche gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto.

Sono previsti indennizzi in caso di ritardi nell’allacciamento?

Sì, se per cause imputabili al distributore vengono superati i tempi massimi per l’invio del preventivo o per la realizzazione dell’allacciamento, il cliente domestico alimentato in bassa tensione deve ricevere un indennizzo automatico di 35 euro. L’importo è raddoppiato se il ritardo supera il doppio del tempo previsto, ed è triplicato se il ritardo supera il triplo del tempo previsto.