Anche l’Emilia-Romagna protagonista nella difesa dei diritti delle persone migranti
Si è conclusa il 20 luglio scorso ad Allumiere (RM) la Summer School del progetto europeo SCUDI, promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con Cild (Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili). Una settimana – dal 14 al 20 luglio – di formazione intensa, dialogo, scambio e condivisione, che ha dato vita a un nuovo network di giovani attivisti pronti a diventare sentinelle dei diritti umani delle persone migranti.
Durante i sette giorni di studio e confronto, i/le partecipanti hanno potuto lavorare con docenti ed esperti di livello nazionale e internazionale sugli ambiti di tutela al centro del progetto:
- cittadinanza,
- diritto di asilo e protezione internazionale,
- detenzione amministrativa,
- accesso alla giustizia,
- discriminazioni di genere.
Attraverso testimonianze dirette, strumenti operativi e approfondimenti giuridici, i/le giovani hanno acquisito conoscenze e competenze utili a impegnarsi in maniera più efficace nell’azione sul campo, con l’obiettivo di promuovere giustizia, uguaglianza e diritti per tutti.
Una rete che guarda anche all’Emilia-Romagna
La Summer School non si è conclusa con la consegna dei diplomi, ma ha posto le basi per la nascita di una rete di sentinelle dei diritti umani: giovani che nei prossimi mesi opereranno nei rispettivi territori, creando iniziative di sensibilizzazione e monitoraggio delle violazioni dei diritti fondamentali.
In Emilia-Romagna, regione storicamente attenta al tema dell’accoglienza e dell’inclusione, questa rete si intreccerà con esperienze già consolidate:
- i percorsi di accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo promossi dai Comuni e dal terzo settore,
- i centri interculturali attivi a Bologna, Modena, Parma e in altri territori,
- le associazioni che da anni operano nella difesa dei diritti delle persone migranti, tra cui Arci, Caritas, COSPE, oltre alle realtà giovanili e universitarie impegnate nel campo dell’attivismo sociale.
Grazie a questa sinergia, i/le giovani formati durante la Summer School potranno tradurre le conoscenze acquisite in azioni concrete nei quartieri, nelle scuole e nelle comunità locali, rafforzando il ruolo dell’Emilia-Romagna come laboratorio di innovazione sociale e giustizia.
Oltre la formazione, la costruzione di comunità
La settimana di Allumiere ha mostrato come la formazione possa diventare anche un’esperienza di cittadinanza attiva e partecipazione collettiva. I momenti di dialogo e confronto hanno favorito la nascita di relazioni preziose, che ora si tradurranno in un impegno condiviso nei territori.
“La nostra sfida – raccontano alcuni dei partecipanti rientrati a Bologna e Modena – sarà quella di portare avanti azioni concrete, creando una rete di solidarietà che non si limiti alla teoria, ma diventi un vero presidio dei diritti umani”.
Con la chiusura della Summer School, si apre quindi una nuova fase del progetto SCUDI, che continuerà ad accompagnare i/le giovani attivistɜ nel loro percorso di crescita e di azione civile. L’Emilia-Romagna, con la sua tradizione di partecipazione e inclusione, sarà uno dei nodi fondamentali di questa rete nazionale ed europea di sentinelle dei diritti umani.
Agnese Onofri, Volontaria del Servizio Civile Universale