Lavoro e disabilità: nuove Linee Guida per il collocamento mirato

Le nuove Linee Guida sul collocamento mirato delle persone con disabilità elaborate dal Ministero del Lavoro e dal Ministero per le Disabilità.

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Il 16 marzo 2022 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e la Ministra per la Disabilità, Erika Stefani, hanno presentato le “Linee Guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità”. 

Il documento ha l’obiettivo di «delineare un percorso di collaborazione […] orientato verso un sistema di inclusione lavorativa più efficiente e organico in tutto il Paese», capace di supportare l’occupazione delle persone con disabilità e di riconoscere il ruolo attivo dei datori nell’applicazione delle norme previste dalla L. n. 68/1999 relativa al “collocamento mirato”.

Si tratta di Linee di indirizzo che affiancano, senza sostituirle, le legislazioni regionali che hanno regolamentato l’applicazione del collocamento mirato sui territori, e che intendono rendere effettivo il «diritto al lavoro dei disabili».  

L’inclusione delle persone con disabilità nel mercato del lavoro, infatti, è ancora un traguardo lontano dall’essere raggiunto. Molti datori di lavoro sono restii all’assunzione di persone vulnerabili: attualmente è occupato solo il 35,8% delle persone con limitazioni funzionali, comunque abili al lavoro, a fronte del 57,8% di persone senza limitazioni.

Le Linee Guida ambiscono, dunque, a supportare i soggetti coinvolti nel collocamento, valorizzando la responsabilità sociale delle imprese. In questo senso, le Linee Guida si inseriscono in un filone di recenti interventi tesi a contrastare le disparità di trattamento che continuano a rafforzare lo stigma della disabilità.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha infatti riconosciuto il tema della disabilità come una delle sue «priorità trasversali», alla quale rivolge ingenti investimenti (per un ammontare di 500 milioni di euro entro il 2026) al fine di «estendere progetti volti ad assicurare idonee condizioni abitative, sociali e lavorative alle persone con disabilità su tutto il territorio nazionale».  

Le Linee Guida presentate dai ministri il 16 marzo scorso si ispirano a nove principi: 

1) la multidimensionalità; 2) i progetti personalizzati; 3) una rete integrata dei servizi (sanitari, sociali, istruzione, formazione, lavoro) per l’accompagnamento dei progetti personalizzati, anche mediante la presenza di équipe multidisciplinari; 4) il lavoro come centro dei percorsi di inclusione sociale; 5) la partecipazione ai progetti di inclusione proposti dai servizi; 6) le pari opportunità e la non discriminazione; 7) i sistemi informativi integrati e interoperabili; 8) un approccio orientato al modello bio-psicosociale della disabilità ; 9) un rafforzamento delle capacità del sistema mediante l’investimento nella formazione degli operatori e il potenziamento delle competenze.

I beneficiari cui si rivolgono gli interventi previsti dalle Linee Guida appartengono a tre diverse categorie, che tengono conto dei rapporti specifici tra la persona e il servizio per il collocamento mirato:

  • la prima categoria comprende i giovani con disabilità, non ancora in età da lavoro o ancora all’interno del sistema d’istruzione, che saranno accompagnati in un percorso di inclusione sociale e di integrazione lavorativa;
  • la seconda categoria di beneficiari riguarda coloro che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio ovvero che sono iscritti da non oltre 24 mesi.
  • la terza categoria contempla i disoccupati da oltre 24 mesi e le persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo dimissioni, licenziamenti o lunghi periodi di malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o riabilitazione.

Rispetto ai percorsi di attivazione, le Linee Guida prevedono la predisposizione di reti integrate, che contemplano numerose azioni concrete e immediatamente applicabili: 

  • la ricognizione periodica, entro il 31 marzo di ogni anno, delle risorse umane, strumentali e finanziarie dedicate al collocamento mirato sui territori; 
  • il coinvolgimento attivo della persona nella costruzione del proprio percorso personalizzato;
  • la formalizzazione di un organigramma e di un Responsabile del processo di presa in carico e del progetto personalizzato per ciascuno degli iscritti alle liste per il collocamento mirato; 
  • la presenza di équipe multidisciplinari che coinvolgono in maniera il centro per l’impiego, i servizi sociali e i servizi sanitari.

Per ulteriori informazioni: https://www.lavoro.gov.it/priorita/Documents/Presentazione-Linee-Guida-16032022.pdf 

Lavoro e disabilità

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