Credito ai consumatori: modalità e tempi per interrompere un contratto stipulato per l’erogazione di un prestito personale o finalizzato
Il consumatore può recedere dal contratto di finanziamento stipulato, senza dare alcuna motivazione, entro 14 giorni dalla data della firma, inviando una comunicazione al finanziatore secondo le modalità che saranno descritte nel contratto stesso (ad esempio tramite raccomandata a/r ad uno specifico indirizzo, tramite posta elettronica certificata ecc.).
ATTENZIONE! Se durante i 14 giorni il consumatore ha già ricevuto parte del finanziamento, deve restituire entro 30 giorni dalla data del recesso la somma ricevuta, completa degli interessi maturati fino al momento della restituzione.
Se il venditore non consegna i beni o non presta i servizi acquistati, o se vi è un difetto importante, il consumatore può rivolgersi al finanziatore per sciogliere anche il contratto di credito, ma solo dopo aver richiesto per iscritto al venditore quanto dovuto, senza alcun esito positivo.
Se il consumatore ottiene lo scioglimento del contratto di credito, le rate e le altre somme già versate al venditore gli saranno restituite dal finanziatore.
Finanziatore
Anche il finanziatore può recedere, ma deve comunicarlo al consumatore con almeno due mesi di preavviso. Il consumatore ha la possibilità di rimborsare in anticipo, in qualsiasi momento, tutto o parte dell’importo dovuto. In tal caso, “accorciando” la vita del contratto di finanziamento stipulato, avrà diritto alla riduzione del costo totale del prestito, quindi dell’importo degli interessi e degli eventuali costi che ha, di fatto, anticipato.