È possibile richiedere un prestito optando per il rimborso attraverso l’addebito diretto delle rate sulla busta paga o sulla pensione.
Il prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione è una particolare forma di prestito personale. In questi casi la banca o l’intermediario finanziario stipulano un accordo con il datore di lavoro oppure con l’INPS. Questi ultimi si impegnino a versare direttamente la rata dovuta, trattenendola dallo stipendio o dalla pensione.
ATTENZIONE! Il consumatore che richieda questo tipo di finanziamento, deve obbligatoriamente stipulare un’assicurazione che garantisca il pagamento del debito residuo nel caso in cui perda il lavoro o in caso di decesso.
Esistono dei requisiti precisi per accedere a questa forma di prestito personale, diversi tra dipendenti e pensionati.
Per i dipendenti:
- contratto a tempo indeterminato,
- residenza Italiana,
- età compresa tra 18 e 63 anni,
- assicurabilità dell’azienda se si è dipendenti di un’azienda privata.
Per i pensionati:
- età non superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento (alcune società limitano a 85 anni),
- pensione con un importo minimo (quello stabilito annualmente per legge) al netto della quota cedibile.
La somma massima del prestito che sarà erogata viene stabilita sulla base dell’importo dello stipendio o della pensione. La durata del rimborso varia da un minimo di 2 anni a un massimo di 10 anni. È possibile rinnovare un finanziamento, ma solo in presenza di specifiche condizioni:
- se il consumatore ha rimborsato almeno il 40% del numero delle rate previste,
- se vuole rinnovare un’operazione la cui durata è pari o inferiore a 5 anni con una di 10 anni.
Il consumatore, lavoratore dipendente, può richiedere un finanziamento più alto, rispetto ad un consumatore pensionato. Può cedere un ulteriore quinto del proprio stipendio, quindi due trattenute. In tal caso, oltre alla cessione del quinto (cui il datore di lavoro è tenuto ad aderire) il lavoratore deve stipulare con il finanziatore anche un contratto di “delegazione di pagamento” (cui il datore di lavoro può scegliere di non aderire).
ATTENZIONE! La somma complessiva delle “due trattenute” non può superare il 50% dello stipendio mensile che il consumatore riceve. Il lavoratore deve assicurarsi di essere in grado di provvedere al proprio sostentamento e a quello della famiglia optando per la delegazione di pagamento.
Un consumatore pensionato può richiedere la cessione di un solo quinto. Sulla pensione si può fare una sola trattenuta, il cui valore non può superare il quinto della somma mensile percepita.