Se il cittadino ha dubbi su alcune diciture o clausole, a chi può chiedere informazioni sul finanziamento che ha stipulato?
La banca o l’intermediario finanziario con il quale il consumatore accende un finanziamento finalizzato o personale deve garantire a quest’ultimo la trasparenza delle condizioni contrattuali. Il primo passo per la richiesta di informazioni è rivolgersi direttamente al call center dell’ente con il quale il cittadino ha stipulato il contratto.
I contatti della banca o delle società finanziarie sono presenti sulla documentazione relativa al contratto stipulato consegnata al cliente o sul sito dell’ente stesso.
Il consumatore può recedere dal contratto firmato per l’erogazione di un prestito personale o finalizzato?
Si. Il consumatore può recedere dal contratto di finanziamento stipulato, senza dare alcuna motivazione, entro 14 giorni dalla data della firma. Dovrà inviare una comunicazione al finanziatore secondo le modalità che saranno descritte nel contratto stesso (tramite raccomandata a/r ad uno specifico indirizzo, tramite posta elettronica certificata ecc.).
Tutte le informazioni necessarie sono scritte nel materiale informativo che viene consegnato al consumatore per valutare la proposta finanziaria. All’interno dei siti delle banche o degli intermediari finanziari vi è sempre una sezione dedicata.
La banca o la società finanziaria non eroga il prestito al cittadino sulla base di informazioni negative riscontrate dal finanziatore durante la valutazione del merito creditizio del richiedente nelle banche dati pubbliche e private. Cosa si può fare?
Qualora le informazioni negative a carico del consumatore siano errate, il consumatore può verificare ed eventualmente modificare i dati sulla propria persona presenti nei SIC – Sistemi di Informazione Creditizia (privati come CRIF – Centrale Rischi di Intermediazione Bancaria, o pubblici – gestiti dalla Banca d’Italia – come CIA – Centrale di Allarme Interbancaria o CR – Centrale dei Rischi), esercitando il diritto di accesso che viene richiesto all’intermediario o al gestore del sistema.
Qualora le informazioni siano inesatte, il consumatore può chiedere che vengano corrette direttamente all’intermediario finanziario che le ha inserite, e quindi ha effettuato la segnalazione.