Decreto Aiuti-ter: bonus di 150 euro alle famiglie

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Il 23 settembre 2022 il Governo ha approvato il Decreto Aiuti-ter, un ulteriore sostegno economico per le famiglie alle prese con l’aumento dei prezzi al consumo.

Nel Decreto è stato previsto un bonus di 150 euro che viene riconosciuto a diverse categorie di lavoratori (dipendenti del settore pubblico e di quello privato, pensionati, lavoratori autonomi etc.) che abbiano un reddito entro i 20mila euro lordi annui e che dovrebbe essere riconosciuto nel prossimo mese di novembre. La soglia reddituale da non superare per poter accedere all’indennità, pertanto, è quella relativa alla retribuzione imponibile dello stesso mese di novembre 2022, che non dovrà eccedere i 1.538 euro.

Tale misura di sostegno economico, che va ad aggiungersi al bonus di 200 euro erogato nello scorso mese di luglio, per i lavoratori dipendenti sarà riconosciuto direttamente dai datori di lavoro, assieme alla retribuzione di competenza del prossimo mese di novembre. Se ne ha diritto una sola volta, anche quando si è titolare di più rapporti di lavoro. L’attribuzione avverrà in via automatica, previa dichiarazione da parte del lavoratore di non beneficiare di alcuna delle prestazioni indicate nell’articolo 19 del Decreto-legge n.144 “Aiuti-ter” (trattamenti pensionistici, trattamenti di accompagnamento alla pensione, reddito di cittadinanza).

Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i cui servizi di pagamento sono gestiti dal sistema informatico NoiPa del ministero dell’Economia e delle finanze, invece, dovrebbe essere confermato l’esonero dell’autodichiarazioni.

L‘Inps dovrebbe provvedere a erogare il bonus di 150 euro ai titolari di almeno un trattamento pensionistico con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, incluse la pensione o l’assegno sociale, la pensione o l’assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, il trattamento di accompagnamento alla pensione, nonché ai lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate.

A percepire il sostegno una tantum saranno anche i disoccupati e coloro che ricevono il reddito di cittadinanza, nonchè altre categorie come lavoratori domestici, disoccupati che percepiscono indennità di disoccupazione agricola, co.co.co, dottorandi e assegnisti, lavoratori di Sport e Salute spa, lavoratori dello spettacolo, sempre con reddito entro i 20mila euro.