Cosa fare prima di firmare un contratto di finanziamento

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Credito ai consumatori: quali informazioni bisogna avere prima di firmare un contratto di finanziamento?

Prima di firmare il contratto il consumatore dovrà prendere dettagliatamente visione del modulo SECCI – Standard European Consumer Credit Information (informazioni europee di base sul credito ai consumatori), che contiene tutte le informazioni importanti per la valutazione della proposta di finanziamento, e deve essere consegnato dal finanziatore o dall’intermediario con cui si entra in contatto.

Tutte le informazioni che si trovano online, negli annunci pubblicitari o sui documenti nella filiale dell’erogatore sono informazioni standard che possono essere molto diverse da quelle che saranno poi applicate al prestito effettivamente richiesto. Il modulo SECCI, infatti, descrive sinteticamente tutte le caratteristiche specifiche del finanziamento di cui necessita il consumatore:

  • l’importo del prestito
  • le modalità di utilizzo del prestito
  • tutti i costi applicati e il costo totale del prestito
  • numero e importo della rata
  • la durata del piano di rimborso
  • l’importo totale dovuto
  • il TAN e il TAEG
  • i servizi accessori
  • le polizze assicurative obbligatorie
  • tutti i diritti del consumatore.

All’interno della voce “costo totale del prestito” si trova, espressa in euro, la somma di tutti i costi applicati al prestito e degli interessi. Se il valore sembra elevato, soprattutto per i prestiti di lunga durata e di importo rilevante, occorre ricordare che si tratta di un costo per un servizio finanziario che ha una durata di più anni.

TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale

Per comprendere il costo di un prestito, il consumatore dovrà osservare il TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale, che esprime in percentuale il costo totale del credito a carico del consumatore, comprensivo degli interessi e di tutti gli altri oneri da sostenere per l’utilizzazione del credito stesso. Ad esempio, se il TAEG è pari al 6%, tutti i costi annui legati al prestito (ad eccezione di eventuali costi notarili) saranno pari al 6% della somma ricevuta, tenendo conto anche della durata del finanziamento. Grazie al TAEG il consumatore può valutare il prestito maggiormente conveniente (ossia quello con il TAEG più basso).

TAN – Tasso Annuo Nominale

L’altro indicatore di cui il consumatore deve tener conto è il TAN – Tasso Annuo Nominale, che indica esclusivamente il tasso d’interesse, sempre in percentuale e su base annua, che il consumatore pagherà al finanziatore per l’importo del finanziamento. A differenza del TAEG non esprime il costo complessivo del finanziamento, quindi un prestito con TAN pari a zero potrebbe avere un TAEG maggiore di zero, ad esempio per spese, oneri e commissioni accessorie. Quindi un confronto guardando solo il TAN potrebbe essere fuorviante.

ATTENZIONE! Quando si parla di prestiti a tasso zero spesso ci si riferisce solo al TAN, perché è quasi impossibile non avere alcun tipo di costo dal momento che nel TAEG sono comprese anche le imposte. Quindi bisogna controllare sia TAN che TAEG e, quando si parla di prestiti a tasso zero, prestare attenzione a quale dei due si riferisce.

Oltre ai costi, le informazioni nel modulo SECCI descrivono esattamente il prestito. Il consumatore, per comprendere se il finanziamento è adatto alle proprie esigenze, dovrà controllare che:

  • la somma ricevuta sia sufficiente a coprire il proprio bisogno, perché alcuni prestiti prevedono il pagamento dei costi anticipato;
  • la rata mensile sia inferiore al proprio stipendio mensile, escludendo da quest’ultimo le spese mensili della famiglia o le rate derivanti da altri acquisti o prestiti;
  • le modalità con cui il prestito sarà utilizzato siano coerenti alle spese da finanziare e i servizi accessori utili alle proprie esigenze
  • le polizze assicurative richieste o offerte siano effettivamente utili a coprire i possibili rischi futuri per la propria famiglia. 

Per approfondire, è possibile guardare il video “Occhio alle scelte. 3° episodio – Il credito al consumo”, sulla piattaforma web L’Economia per tutti, Banca d’Italia per l’Educazione Finanziaria.

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