Bandi per lavorare nella Pubblica Amministrazione

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bando pubblica amministrazione

Nel 2023 saranno indetti numerosi concorsi pubblici con l’obiettivo di inserire circa 167 mila lavoratori e lavoratrici nella Pubblica Amministrazione. Le figure ricercate sono diverse e spaziano dai professionisti destinati agli uffici dei ministeri fino ai comparti delle forze dell’ordine e gli istituti pubblici come Inps e Agenzia delle Entrate.

La maggior parte dei posti di lavoro saranno disponibili grazie al turnover del personale oggi alle soglie della pensione, mentre i restanti saranno aggiunti ex novo come previsto dalla Legge di Bilancio 2023

In alcuni casi si procederà tramite ripescaggio di chi ha precedentemente sostenuto e superato i concorsi risultando idoneo ma non vincitore. Per i restanti posti di lavoro verranno invece pubblicati bandi di selezione ad hoc.

Assunzioni INPS e Agenzia delle Entrate

Tra i concorsi pubblici in programma, sono state già annunciate e confermate le selezioni per l’assunzione di nuovo personale negli uffici Inps e Agenzia delle Entrate.

  • 3.900 assunzioni tramite concorso Agenzia delle Entrate, per vari profili tra cui funzionari (laureati) e assistenti (diplomati);
  • oltre 1.000 assunzioni tramite concorso Inps, e anche in questo caso i profili da inserire saranno diversi a seconda delle esigenze organiche (per cui probabilmente le selezioni saranno aperte sia a laureati che diplomati).

Assunzioni nei ministeri

Nuove assunzioni sono state annunciate anche presso i vari ministeri della Pubblica Amministrazione.

Nello specifico sono in arrivo:

  • concorsi presso il Ministero della giustizia per l’inserimento di circa 1.200 figure (oltre mille come personale amministrativo non dirigenziale, per cui basterà il diploma, e un centinaio di funzionari giuridico-pedagogici e mediatori culturali per i quali sarà invece richiesto il possesso di una laurea specifica);
  • concorsi presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (più di 500 posti tra funzionari e assistenti, negli uffici in Italia e presso le ambasciate);
  • concorsi presso il Ministero della cultura (circa 300 nuove assunzioni di funzionari, assistenti e dirigenti);
  • concorsi presso il Ministero delle imprese (per cui saranno aperte le selezioni finalizzate all’inserimento di circa 338 assistenti);
  • concorsi presso il Ministero dell’agricoltura (per un totale di 300 posti);
  • concorsi presso il Ministero dell’ambiente (per cui saranno avviate le selezioni di nuovi funzionari, 298 in totale).

A questi si aggiungono poi le assunzioni annunciate presso la Presidenza del Consiglio e la Corte Costituzionale (rispettivamente 55 e 40 addetti in possesso di laurea specifica, da inserire presso gli uffici pubblici preposti).

Di ogni selezione pubblica, al momento, si attende la pubblicazione del relativo bando, dove saranno chiariti con maggiore precisione ed esattezza il numero dei posti a concorso, i requisiti richiesti ai partecipanti, le modalità e i tempi di svolgimento delle prove, nonché le sedi di impiego dei vincitori.

Assunzioni nelle forze dell’ordine

Di maxi reclutamento si può parlare anche in riferimento ai nuovi inserimenti presso le forze dell’ordine annunciati per l’anno 2023. Con apposito DPCM, infatti, già a fine dicembre 2022 sono state stanziate risorse specifiche per il reclutamento di oltre 11 mila unità nelle forze della polizia, nella difesa e nei vigili del fuoco. 

Di seguito il numero di assunzioni previste per ogni comparto:

  • 3.689 unità presso l’arma dei carabinieri;
  • 1.829 unità presso la guardia di finanza;
  • 1.414 unità presso la polizia penitenziaria;
  • 3.214 unità presso la polizia di stato;
  • 1.082 unità presso il comparto vigili del fuoco.

Le selezioni, a livello nazionale, verranno avviate con la pubblicazione dei relativi bandi. A meno che non si tratti di funzionari (commissari, personale medico o specializzato), ai quali è richiesta la laurea, per prendere parte ai concorsi sarà sufficiente il possesso del diploma. Per l’accesso alle prove successive alla prima fase (test di sbarramento a risposta multipla) i candidati, per essere considerati idonei, dovranno risultare in possesso di determinate capacità psico-fisiche, considerate necessarie per lo svolgimento della professione.