Il credito revolving è un’altra forma di credito ai consumatori, ed è costituito da una somma di denaro che la banca o gli intermediari finanziari hanno messo a disposizione del consumatore. Il termine “revolving” sta ad indicare che, una volta restituito il credito richiesto, questo torna ad essere disponibile. Tale somma può essere utilizzata dal consumatore per i propri bisogni personali, ma non per quelli professionali.
Ad esempio, se il consumatore richiede un credito revolving di 1.000€ e ne utilizza 600, la disponibilità di denaro che potrà ancora utilizzare è 400€. Se nel corso delle settimane successive il consumatore restituisce parte del credito utilizzato, ad esempio 100€, il credito disponibile diventerà 500€.
Rispetto ai prestiti finalizzati e personali, questa tipologia di credito risulta più flessibile rispetto al proprio utilizzo e c’è la possibilità che non presenti un piano di restituzione predefinito. In ogni caso, il consumatore restituisce attraverso i pagamenti futuri l’importo del prestito, gli interessi e gli eventuali costi accessori del finanziamento.
ATTENZIONE
Questa tipologia di prestito non finalizzato è tra le più insidiose per il consumatore. Un uso poco attento della carta revolving può portare a conseguenze poco piacevoli. Innanzitutto, se si fanno diverse transazioni con la carta è possibile perdere di vista la cifra per la quale ci si indebita. E poi, dato che il plafond viene reintegrato man mano che si pagano le rate, si può continuare a prendere soldi a prestito di mese in mese. Se si usa di continuo la carta, non solo per acquisti importanti una tantum ma anche per le esigenze quotidiane, di fatto ci si continua a indebitare potenzialmente all’infinito. Con l’effetto di pagare molto di più di quanto speso, visto che ogni rata include sia una quota capitale sia una quota interessi, e che gli interessi continuano a maturare anche su somme utilizzate di modesta entità.
La carte di credito revolving sono uno degli strumenti con cui si può utilizzare il credito revolving. Queste particolari carte di credito prevedono l’esistenza di una somma di denaro (plafond) e la possibilità di disporne attraverso l’utilizzo della carta stessa, per il pagamento dei propri acquisti o per il prelevamento di contante. Alla fine del mese, l’importo utilizzato viene ripartito e addebitato attraverso rate mensili stabilite precedentemente con la banca o con l’intermediario finanziario.
Un altro strumento sono le carte di credito “a saldo” che, invece, prevedono che gli importi utilizzati nel mese siano addebitati tutti insieme in una data precisa, ad esempio il 15 del mese successivo.