A Bologna, il primo luglio 2023, è iniziata la transizione che porterà la piccola metropoli ad essere la prima grande città in Italia a 30 chilometri orari e che si concluderà il primo gennaio 2024.
La delibera
La delibera prevede che i 30 km/h diventino di fatto la normalità sulle strade urbane, rendendo più semplice il passaggio a uno stile di guida a velocità costante e uniforme. Solo alcune strade della città, con particolari caratteristiche, rimarranno a 50 km/h.
Oggi i 30 km/h si applicano a circa il 30% della rete viaria urbana. Con il piano approvato, i 30 km/h riguarderanno circa il 70% delle strade dell’intero centro abitato. La percentuale arriva a sfiorare il 90% se si considera il solo perimetro della parte più densamente abitata della città (cioè la parte dentro l’asse tangenziale-autostrada più le zone residenziali esterne di Borgo Panigale-Reno, Navile e San Donato-San Vitale).
La segnaletica stradale
Da luglio a settembre il Settore Mobilità Sostenibile procederà all’installazione della segnaletica orizzontale e verticale e adotterà le relative ordinanze stradali che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
Trattandosi di un cambiamento storico e culturale, che comporterà per gli utenti della strada una modifica graduale delle proprie abitudini adeguando la propria guida ai nuovi limiti, l’Amministrazione ha deciso di non partire subito con le sanzioni legate ai nuovi limiti di velocità, ma di prevedere 6 mesi di transizione nei quali fare una grande campagna di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza, anche attraverso iniziative sul territorio da parte della Polizia Locale.
I vantaggi della Città 30
La Città 30, come dimostrano le tante esperienze europee, produce benefici per tutti i cittadini:
- migliora la sicurezza stradale, riducendo incidenti, morti e feriti gravi tra tutti gli utenti della strada, a partire dai più fragili
- fa aumentare gli spostamenti a piedi e in bici, grazie a strade più sicure e tranquille
- riduce le emissioni di smog e gas clima alteranti e rende più fluido il traffico, grazie a una velocità più costante, al posto degli stop-and-go continui che in città sono tanto dannosi per l’ambiente e la sicurezza quanto inutili ad arrivare prima
- abbassa il rumore; rende lo spazio pubblico più bello e vivibile per le persone
- restituisce autonomia a bambini, anziani, persone con disabilità
- favorisce la coesione sociale e il commercio di vicinato nei quartieri
A fronte di tutti questi vantaggi, le perdite di tempo negli spostamenti motorizzati sono nulle nei tragitti brevi o minime nei tragitti di media distanza.
La campagna di comunicazione
È online da oggi l’home page del sito www.bolognacitta30.it che nelle prossime settimane e mesi verrà via via arricchito con dati, Faq e confronti con altre città europee.
La campagna di comunicazione avrà il compito di informare, ascoltare e coinvolgere attivamente la cittadinanza sul concetto di Città 30, sfatando i pregiudizi e fornendo gli strumenti per apprezzare un nuovo modello urbano.
Il percorso comunicativo prevede tre campagne multisoggetto:
- la campagna di pre-lancio, a partire dal 1° luglio, annuncia l’avvio di Bologna Città 30 per creare un primo livello di interesse e instillare in forma teaser i principali benefici del nuovo modello urbano;
- la seconda fase della campagna, da settembre a fine anno, introduce i principali cambiamenti in positivo della Città 30 con un claim sorprendente;
- la terza fase, da gennaio 2024, è centrata sul coinvolgimento diretto delle cittadine e cittadini, che potranno dare un contributo personale alla campagna.
La comunicazione prevede un consistente mix di attività, tra cui sito web, social network, video pillole, affissioni, flyer, gadget, banner presso i cantieri.
Il questionario di ascolto dei cittadini
Per accompagnare l’implementazione del piano coinvolgendo e ascoltando le persone, da oggi è online un questionario curato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, disponibile sul sito www.bolognacitta30.it.
Attraverso 30 domande, in un quarto d’ora tutti i cittadini possono esprimere la propria opinione sul piano Bologna Città 30, descrivere esigenze e abitudini di mobilità, indicare le 3 strade della zona in cui vivono che è prioritario rendere più sicure e confortevoli e proporre interventi concreti per migliorare la sicurezza stradale e la qualità dello spazio pubblico.
Le informazioni raccolte saranno elaborate in forma aggregata e anonima e aiuteranno l’Amministrazione comunale e la Fondazione a orientare al meglio la comunicazione e i progetti di messa in sicurezza e miglioramento dello spazio pubblico che danno corpo alla Città 30.