Oltre ad una produzione sostenibile, che riguarda tutti gli enti pubblici o privati che lavorano in settori che sfruttano le risorse naturali (le proposte sono contenute nel Position Paper 2020 “Consumo e produzione responsabili”, elaborato da esperti sul Goal 12 della rete ASviS), anche chi consuma può adottare un comportamento sostenibile e responsabile.
Secondo il Food Waste Index Report, che ogni anno redige l’analisi dei dati sullo spreco alimentare a livello globale, è necessario ridurre gli sprechi alimentari sia a livello di vendita al dettaglio che nei servizi di ristorazione, ma anche rispetto al consumo familiare, per ottenere molteplici vantaggi a favore del pianeta, ma anche dei suoi abitanti.
Se prendiamo in considerazione il settore della produzione alimentare, secondo i dati circa un terzo del cibo che viene prodotto per il consumo delle persone viene gettato come rifiuto e solo una piccola parte viene riciclata.
Per la produzione di cibo e bevande vengono consumati migliaia di litri di acqua che rientrano nello 0,1% dell’acqua potabile presente sul nostro pianeta per l’intera popolazione, assieme al 30% dell’energia disponibile complessivamente sulla terra. Utilizzando anche i combustibili fossili durante i processi produttivi, aumenta l’abbattimento delle foreste e, conseguentemente, l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera.
Per quanto riguarda le emissioni di metano, invece, la causa è un consumo spropositato di carne. Il Global footprint network (Gfn), che monitora in ogni Paese la velocità con cui le risorse vengono sfruttate, calcola per ogni anno l’Overshoot Day, il giorno in cui stiamo consumando più di quanto il pianeta possa rigenerare.
Lo sviluppo sostenibile è una questione complessa, ma possiamo definire delle buone pratiche anche nel nostro “piccolo” quotidiano per far bene non solo all’ambiente e alla società, ma anche a noi stessi. Possiamo scegliere di avere un’influenza positiva sul nostro pianeta per disegnare un futuro che sia realmente sostenibile per la nostra famiglia.
Da questo punto di vista, ciascuno di noi può promuovere un consumo responsabile incentivando un consumo critico e informato, attraverso acquisti materiali o di servizi da imprese sostenibili e responsabili, o nei mercati “equo e solidale” che favoriscono lo sviluppo sostenibile rispettando sia l’ambiente che le persone.
Uno stile di vita familiare basato su un consumo responsabile, senza sprechi alimentari, può produrre anche benefici economici nel bilancio familiare.