Il mutuo ipotecario: cosa c’è da sapere

27
mutuo ipotecario

L’acquisto di una casa di proprietà è, per la maggior parte dei cittadini, la scelta abitativa più comune per l’investimento dei propri risparmi. È fondamentale, prima dell’acquisto, valutare le spese necessarie a tal fine e porsi delle domande. 

Quanto denaro ho a disposizione? 

Quanto posso chiedere di prestito? 

Qual è la rata massima di rimborso che posso sostenere?

È importante che il cittadino valuti la propria capacità economica poiché il mutuo è un impegno economico che incide sul reddito individuale o familiare per un lungo periodo. Bisogna sempre verificare, anche durante il periodo di pagamento delle rate, di essere in grado di poterlo sostenere, soprattutto nei casi in cui avvengono cambiamenti rispetto al reddito del debitore. Ad ogni modo è utile sapere che la singola rata di rimborso non può superare il 30/35% delle proprie entrate mensili. 

Valutare le offerte

Chi ha necessità di ricorrere alla richiesta di un mutuo, è bene che valuti tutte le offerte proposte sul mercato, per scegliere quella con le condizioni più vantaggiose e adatte alle proprie esigenze. La principale forma di finanziamento è il mutuo ipotecario: le banche (o altri intermediari finanziari) finanziano l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione di un immobile.

Per confrontare le offerte di diverse banche, il cittadino dovrà tenere conto del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), l’indicatore del costo totale del mutuo che viene espresso in percentuale annua sull’importo concesso. Dev’essere sempre espresso nei documenti relativi all’offerta e nel contratto del mutuo, ma anche nei materiali pubblicitari di ciascun intermediario. In questo modo il cittadino ha la possibilità di confrontare il costo complessivo di tutte le offerte sul mercato, per scegliere quella maggiormente vantaggiosa per le proprie esigenze e possibilità economiche. 

All’interno del TAEG sono compresi gli interessi e tutte le altre spese (tranne quelle notarili) e si calcola secondo delle modalità stabilite per legge, secondo precise istruzioni della Banca d’Italia. Ad esempio un TAEG superiore indica un’onerosità maggiore del mutuo. 

Prospetto Informativo Europeo Standardizzato

Dopo aver acquisito le informazioni dal cliente, la banca consegnerà il Prospetto Informativo Europeo Standardizzato (PIES), un modulo che contiene tutte le informazioni personalizzate sul mutuo ipotecario. Questo documento è estremamente utile per confrontare le diverse offerte riscontrate: il cliente ha diritto a un periodo di riflessione di sette giorni, durante i quali l’offerta della banca è vincolante e non può variare, prima di concludere il contratto di mutuo.

Il mutuo ipotecario, la forma di finanziamento più diffusa a medio-lungo termine, dà la possibilità al cittadino di ricevere l’intera somma richiesta in un’unica soluzione. Può durare dai 5 ai 30 anni e, a scadenze programmate (determinate dal piano di ammortamento – spesso si tratta di una quota mensile fissa o variabile) il debitore, cioè il cittadino che ha richiesto l’accensione del mutuo alla banca (l’intermediario), dovrà pagare una rata che comprende una parte del capitale concesso e una parte di interessi. 

Spese aggiuntive

Le spese aggiuntive del mutuo ipotecario per un cittadino sono: 

  • un’imposta pari al 2% dell’ammontare complessivo, o allo 0,25% nel caso di acquisto della “prima casa”, che viene trattenuta direttamente dalla banca;
  • le spese di istruttoria;
  • le spese di perizia, che possono essere richieste per la valutazione dell’immobile da ipotecare;
  • le spese notarili per il contratto di mutuo e l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari;
  • il costo del premio di assicurazione;
  • la commissione annua di gestione della pratica;
  • le spese per l’incasso della rata.

English version

Version française